PRODOTTI ERBORISTICI PER L'AIUTO E IL RIMEDIO A PROBLEMI COGNITIVI CAUSATI DA STRESS SBALZI D'UMORE E SCOMPENSI
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NELLA SEZIONE DELLO SPECCHIO DI EPISTEME DI QUESTO BLOG TROVATE UNA SERIE DI LINK ED ARTICOLI CHE RICHIAMANO A RIVISTE SCIENTIFICHE SUL TEMA ASWAGANDA
VALUTAZIONE BREVE DELL'ASWAGANDA TECNICO COMMERCIALE
Valutando questi quattro prodotti ho tenuto conto della composizione in primis poi della qualità e origine dei prodotti e poi della reputazione e come si può vedere il primo prodotto nel Regno unito vanta come prima aspetto valutato proprio la formulazione dove possiamo annoverare un complesso di elementi studiati per inserirsi come l'ingranaggio di un orologio all'interno della produzione di neurotrasmettittori dando un supporto completo e d equilibrato a queste esigenze corporee in quanto oltre alla sola pianta ci sono vitamine e oligo elementi fondamentali per il supplemento alimentare. nel secondo prodotto viene rimarcata l'origine di qualità indiana con marchio BIO che ne garantisce una buona compliance e gradevolezza, negli ultimi due casi invece osserviamo un'imbattibilità nel bilanciamento qualità prezzo e praticità e vediamo la Yamamoto Giapponese e la Bandini italiana. Questi quattro come grado qualitativo e cura dei dettagli secondo la mia valutazione sono i migliori.
DESCRIZIONE BREVE DELLA PIANTA
Famiglia: Solanaceae
Nome comune: Ashwagandha, ginseng indiano, ciliegia d’inverno
Parte utilizzata: radice (più comune), talvolta foglie e bacche
L’Ashwagandha è una pianta perenne originaria dell’India, del Pakistan e dello Sri Lanka, ampiamente utilizzata nella medicina ayurvedica da oltre 3000 anni. Il nome "ashwagandha" deriva dal sanscrito e significa “odore di cavallo”, alludendo sia al caratteristico profumo della radice che alla forza e vitalità che si crede conferisca.
In Ayurveda, viene classificata come Rasayana, ovvero un tonico ringiovanente, indicato per promuovere la longevità, rafforzare l’organismo e sostenere le funzioni cognitive.
La radice di Ashwagandha contiene diversi gruppi di sostanze bioattive, in particolare:
Withanolidi (es. withaferina A): lattoni steroidei con attività antiossidante, antinfiammatoria e immunomodulante
Alcaloidi (anaferina, isopelletierina): con possibili effetti neuromodulanti
Sitoindosidi e acilsterilglicosidi: responsabili delle proprietà adattogene
Fitosteroli e flavonoidi: con potenziale neuroprotettivo e ansiolitico
L’ashwagandha è classificata come adattogeno naturale, ovvero una sostanza capace di aumentare la resistenza dell’organismo agli stress di varia natura (fisici, mentali, ambientali). Gli studi clinici indicano un potenziale utilizzo nei seguenti ambiti:
Riduzione dell’ansia e dello stress
Miglioramento del sonno
Sostegno alla funzione tiroidea (in alcuni casi di ipotiroidismo subclinico)
Miglioramento delle prestazioni fisiche e della massa muscolare
Supporto cognitivo e nella fatica mentale
Aumento della fertilità maschile e del testosterone (in soggetti carenti)
NB: I dosaggi sono indicativi e non sostituiscono il consiglio di un professionista.
Estratto secco titolato (1,5-5% withanolidi):
250–600 mg/die suddivisi in 1-2 somministrazioni
Radice polverizzata (in capsule o in polvere):
3–5 g/die
Tintura madre (1:10):
20–30 gocce, 2–3 volte al giorno
La forma più comune oggi è l’estratto standardizzato in capsule, spesso decarburato e titolato in withanolidi, per garantirne efficacia e sicurezza.
Nonostante l’ashwagandha sia generalmente ben tollerata, può interagire con farmaci sedativi, immunosoppressori, ormonali e ipotiroidei, oltre a potenziali effetti su pressione e glicemia.
✳ È fondamentale consultare un medico, un farmacista o un erborista qualificato prima dell’uso, specialmente in caso di:
gravidanza e allattamento
patologie autoimmuni o endocrinologiche
uso di farmaci ansiolitici, antidepressivi o per la tiroide
La personalizzazione della posologia, la scelta della forma corretta e la valutazione delle interazioni farmacologiche sono aspetti che solo un esperto può valutare caso per caso, garantendo un uso sicuro ed efficace della pianta.
Nella medicina ayurvedica, l’Ashwagandha è nota per bilanciare i dosha Vata e Kapha. È presente nei trattati classici come il Charaka Samhita e lo Sushruta Samhita. Considerata pianta del vigore, veniva somministrata ai giovani per favorire lo sviluppo e agli anziani come tonico della longevità, della mente e della sessualità.
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